Una tradizione di Famiglia da tre generazioni 

Quasi un secolo fa, nelle campagne piemontesi la vita scorreva con ritmi molto diversi da quelli d'oggi; l'aver fretta e l'essere stressato erano espressioni allora sconosciute. Nonna Luigia era una donna molto forte, temprata, con un carisma pungente, una di quelle donne cui si chiedeva sempre consiglio. Nella sua semplicità contadina nascondeva una dote innata di guaritrice ed era una profonda conoscitrice dei segreti delle piante curative. Grazie a questo, moltissimi si affidavano a lei per risolvere piccoli problemi di salute. Le sue capacità di capire sempre in anticipo gli avvenimenti, come una sorta di preveggenza inconscia e istintiva, scandirono continuamente la sua vita

                                                            

                                                                

Tutto ciò si trasmise - come una sorta di corredo genetico - molti anni più tardi a uno dei suoi figli. Giuseppe, ultimo nato di tre fratelli è colui che eredita le capacità della mamma, dimostrando sin dalla giovane età di avere una grande sensibilità. Persona dotata di forte carisma e da sempre innamorato degli animali, è grazie a questa sua grande passione che molti anni più tardi scopre casualmente le sua facoltà. La vita di Giuseppe è complessa e avventurosa, e proprio durante uno dei suoi lunghi viaggi in giro per il mondo, conosce in Africa, in una remota missione dell'Alto Volta, Padre Silvestro; straordinario uomo di fede e missionario vero

Padre Silvestro, osservò attentamente questa particolare capacità di Giuseppe di riuscire ad avvicinare gli animali feriti ammansendoli e creando loro sollievo attraverso il contatto delle mani, e gli suggerì di provare ad applicare questa dote non solo sugli animali, ma anche sulle persone sofferenti. Iniziò così per Giuseppe un cambiamento radicale di vita, fatto di lunghe ricerche ed esperienze spirituali che lo portarono dall'Africa all'India, fino al suo rientro in Italia. Nasce così, nel 1979 il primo studio di lavoro a Torino, epoca in cui le Medicine Alternative sono ancora quasi del tutto sconosciute. L'amicizia con Gustavo Rol e i primi esperimenti di Pranoterapia, sono l'inizio di una lunga carriera che durerà per oltre trent'anni

        

          

Passano alcuni anni e come una predestinazione suo figlio si ritrova istintivamente a seguire le stesse orme del padre. Giovanni, terzo di tre figli, inizia prestissimo ad affascinarsi ai segreti della mente umana. Carattere molto particolare e con una forte capacità istintiva di saper leggere nell'animo delle persone - proprio come sua nonna Luigia - dopo gli studi sulla manipolazione muscolare, decide di intraprendere un lungo percorso di ricerca spirituale interiore, attraverso le pratiche Buddiste della meditazione, per poi dedicarsi all'apprendimento delle tecniche pranoterapiche a fianco di suo padre Giuseppe, con il quale collaborerà per molti anni

Unendo la sua esperienza nel massaggio alla Pranoterapia, riesce a fondere le tecniche creando così un nuovo stile. Il suo forte senso autocritico, unito a un carattere riservato, schivo e alla giovane età, gli impone, però, di rimanere lontano dai "riflettori della notorietà". Nell'Ottobre del 2011, Giuseppe improvvisamente viene a mancare, Il testimone passa così a suo figlio Giovanni, il quale prosegue questa tradizione di famiglia, ormai giunta alla terza generazione